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TORINO

Burning Giraffe Art Gallery apre a Torino
Un nuovo spazio espositivo aperto ai giovani di talento che non sono ancora riusciti a ritagliarsi uno spazio adeguato; un luogo attento alle dinamiche di interazione con il territorio; una vocazione di impronta concettuale e attuale aperta ai linguaggi pittorico, fotografico, scultoreo e filmico. E' Burning Giraffe Art Gallery, che dal 5 giugno 2014 apre i battenti con la mostra "TorinoNowhere" di Anna Capolupo.

          

TORINO - Giovedì 5 giugno 2014 si inaugura a Torino la Burning Giraffe Art Gallery (BU.G), un nuovo spazio espositivo votato alla promozione dei giovani artisti attraverso una serie di mostre ed eventi dalle tematiche fortemente attuali. BU.G nasce dal desiderio di mettere in mostra le doti e la creatività di un gruppo di artisti giovani e di enorme talento che, per motivi che esulano dalle loro capacità tecniche e dal loro spessore concettuale, non sono ancora riusciti a ritagliarsi lo spazio che meritano nel mondo dell'arte contemporanea e nel mercato ad esso connesso.
Lo spazio espositivo di Via Eusebio Bava 8/a, a un isolato dalla centralissima Piazza Vittorio e a ridosso del dinamico quartiere di Vanchiglia, si sviluppa in due ampie sale per un totale di circa 90 mq di superficie espositiva. Le grandi pareti bianche e gli alti soffitti fanno della galleria un luogo ideale per portare avanti un discorso teorico che trova il suo focus nel ritorno alla centralità dell'oggetto artistico tangibile, sia esso pittorico, fotografico, scultoreo o filmico, senza però prescindere da un'impronta concettuale importante e attuale.
Un altro aspetto fondamentale del progetto BU.G sarà l'interazione con il territorio e, in particolare, con il tessuto urbano torinese. Dalla fine del 2014 verrà indetto un evento espositivo, che si ripeterà annualmente, rivolto agli artisti under 35 residenti a Torino, chiedendo loro di lavorare su di un tema specifico, dando vita a un bestiario urbano immaginario, tra i cui esemplari non mancherà un'interpretazione contemporanea della Burning Giraffe, parto surreale del genio di Salvador Dalì, da cui la nuova galleria intende ereditare il nome e la libertà visionaria.

"Viaggiando si può realizzare che le differenze sono andate scomparendo: tutte le città tendono ad assomigliarsi l'una all'altra, i posti hanno mutato le loro forme e ordinamenti. Una polvere senza forma ha potuto invadere i continenti".
(Italo Calvino)


A partire da giovedì 5 giugno 2014, contestualmente all'inaugurazione dello spazio di Via Eusebio Bava 8/a, la Burning Giraffe Art Gallery (BU.G) presenta il suo primo progetto espositivo: un'indagine pittorica che affronta i luoghi della periferia urbana, le fabbriche, i cantieri, le discariche, intendendoli nella loro accezione di architetture dell'inconscio cittadino.
Protagonista della mostra è la giovane artista Anna Capolupo (Lamezia Terme, 1983), laureata in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze e già protagonista dell'edizione 2013 del progetto espositivo itinerante Young at Art del MACA (Museo Arte Contemporanea Acri).

          

Attraverso una pittura realistica, ricca di verità ruvide che sfociano in colori intensi capaci di esaltare le architetture suburbane, ritratte con rigorosa geometria, e graffi e tagli che ne restituiscono la matericità, l'artista esamina e misura i "non luoghi" di Torino, quelle aree metropolitane che, a prima vista, potrebbero appartenere a qualsiasi città. La serie di dipinti in mostra (fino a venerdì 18 luglio) si presenta come una collezione di cartoline di luoghi senza nome. Sono testimonianze di una città viva e in costante mutamento: gli scheletri di enormi fabbriche perdono la loro funzione primaria trasformandosi in contenitori suburbani dedicati alle attività di svago; la vegetazione selvaggia della sponda di un fiume si fa discarica improvvisata accogliendo i residui connaturati a un cambiamento repentino; le centrali elettriche, cuori pulsanti del corpo metropolitano, che accolgono i visitatori alle porte della città, passano inosservate nonostante la loro mole.
TorinoNowhere - questo il titolo della mostra - non vuole essere un'indagine sul brutto metropolitano, ma un tentativo di portare in superficie ed esaltare pittoricamente quei luoghi, quelle architetture, i segni che ne caratterizzano le mutazioni, che abitano nell'inconscio di ogni abitante della città, gli sono intime segnandone il passato e il presente industriale, nonché il futuro dei costanti mutamenti architettonici.
La mostra è il primo di due capitoli di un'indagine pittorica sui luoghi dell'inconscio metropolitano. Il secondo, sempre a firma di Anna Capolupo, si svolgerà tra maggio e giugno 2015 e avrà come oggetto la città di Berlino.

Burning Giraffe Art Gallery (BU.G)
Via Eusebio Bava 8/A, 10124, Torino
http://bugartgallery.com

Anna Capolupo. TorinoNowhere
Inconscio metropolitano vol.1

Dal 5 giugno al 18 luglio 2014

Inaugurazione: giovedì 5 giugno 2014, dalle 18.30 alle 21.30
Apertura: da martedì a sabato, 10-13 e 15.30-19.30

Nelle foto sopra, "Torino Nowhere I" e "Torino Nowhere II", tecnica mista su carta intelaiata, di Anna Capolupo.


Daniela Bestetti
(20 maggio 2014)


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