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WIA 2011- PREMIO LA VELA D'ORO - NARRATIVA INEDITA

Merry Christmas "Contra Mundum"!
Il romanzo vincitore del Premio La Vela d'Oro 2011 da qualche giorno non è più un inedito: Contra Mundum, l'opera coraggiosa e affascinante di Annalisa Pardi, è stato pubblicato dalla casa editrice Albatros Il Filo. La forza della scrittura di questa giovane autrice ora affronta una nuova sfida: quella del pubblico e dei lettori che, siamo certi, non resteranno indifferenti a questo libro e al talento dell'autrice pisana, che abbiamo intervistato per conoscerla più da vicino.

Copertina PISA - Fabienne è una scrittrice, ricoverata in un ospedale del nord della Francia per guarire dalla tubercolosi. Constance è una giovane contessa, ricoverata nello stesso sanatorio a causa di un esaurimento nervoso. Sono queste le protagoniste di Contra Mundum, il romanzo di Annalisa Pardi - scrittrice, drammaturga, attrice e regista di Pisa - che si è aggiudicato il Premio la Vela d'Oro 2011 del Concorso Italia Narrativa Inedita del festival Women in Art.
Un'amicizia intensa, che si trasforma in passione ardente e in amore con le conseguenze e gli effetti che il titolo del romanzo ben sintetizzano.

Come nasce Contra Mundum?
Lo spunto di partenza è dato dalla lettura di grandi classici, come il Thomas Mann di La montagna incantata, Schnitzler e Kafka.
Uno degli aspetti principali di questo testo è il ritmo, ed è stato proprio il ritmo che, una volta trovato, mi ha catturata. Mi interessa anche la descrizione dei caratteri umani, che ha molto a che fare con il mio lavoro di drammaturga.
Ho cercato di indagare la psiche dei miei personaggi, tentando allo stesso tempo di non fare affogare il lettore nel vasto mare dell'introspezione.
La cosa più difficile, come sempre, è trovare l'equilibrio della scrittura. In questo caso ho faticato molto perché, a partire dalla trama, ho dovuto ricercare costantemente una tecnica che mi permettesse di conservare la tensione narrativa e di allentare insieme il ritmo, per rendere mimeticamente lo sfilacciarsi del tempo all'interno del sanatorio.

Il personaggio di Fabienne, come abbiamo detto, è quello di una scrittrice. Quando il destino sembra dividerla dall'amata Constance per sempre, Fabienne consegna alle pagine di un libro la sua storia, che, malgrado o forse proprio grazie allo scandalo che suscita, ha il potere di farle rincontrare. Che cosa condivide Fabienne con la scrittrice Annalisa?
Forse una solitudine. Una certa ombrosità. La consapevolezza che scrivere è un'attività potenzialmente inutile e frustrante, che solo in rari casi giunge a conseguire un effetto tangibile. La certezza che solo una ricerca continua e inesausta può darmi pace come scrittrice e come donna.

Tu sei molto giovane, ma hai già all'attivo tre romanzi e diverse piece teatrali che hai messo in scena con la tua compagnia Quieta Movere. Che ruolo occupa l'arte della scrittura nella tua vita?
Mi piacerebbe occupasse una parte sempre più grande. Quando dirigo uno spettacolo, o recito, leggo o scrivo, sento che queste attività rivelano la parte migliore di me.
Non esisto se non in quei momenti. Vivo ogni esperienza per farne tesoro da spendere nella scrittura. A che cosa serva questo tesoro non so dirlo, ma lo stesso Aristotele, quando gli domandarono a che cosa serva mai la filosofia, rispose che la filosofia è tutto, e non è serva di niente.

Il festival Women in Art si pone l'obiettivo di celebrare la creatività al femminile e, in un senso più vasto, di valorizzare il femminile attraverso l'opera d'arte. Qual è stata la tua esperienza in questa manifestazione?
Non ho parole per esprimere la gratitudine nei confronti dei giurati e degli organizzatori del Festival.
Sapere che qualcuno ha amato e letto con tanta intensità la mia opera mi riempie di stupore.
Il percorso del festival ha rappresentato l'esperienza artistica più esaltante della mia vita, per di più in un periodo particolare, in cui avevo bisogno di una conferma esterna per continuare con lo stesso entusiasmo.
Tutti gli incontri con i giurati sono stati colmi di una energia positiva e meravigliosa, indimenticabile. Si respirava apertura mentale a tutto tondo, comprensione, intelligenza, onestà e bellezza.
A volte ci si dimentica che possano esistere sul serio atmosfere simili.
Non posso che ringraziare ancora una volta chi ha voluto questo premio.

Il 30 novembre 2011 Contra Mundum di Annalisa Pardi è stato pubblicato dalla casa editrice Albatros Il Filo: un premio meritato, che ha convinto la Giuria del Concorso all'unanimità.
La forza della scrittura di questa giovane autrice ora affronta una nuova sfida: quella del pubblico e dei lettori che, siamo certi, non resteranno indifferenti a questo libro e al talento dell'autrice pisana.
Un bel regalo da mettere sotto l'albero di Natale.

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In alto la copertina di Contra Mundum di Annalisa Pardi, casa editrice Albatros Il Filo ISBN 978-88-567-5237-3


Daniela Bestetti
(14 dicembre 2011)



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