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VOCI LONTANE

NON CI SARANNO PIU'
Nasciamo, veniamo cresciuti, educati, sgridati, amati e guidati da loro. Pensiamo che sappiano tutto e non possano mai sbagliare. Li amiamo, li odiamo e poi torniamo ad amarli. Li critichiamo e li difendiamo, ci litighiamo e poi ci riappacifichiamo, andiamo da loro per un consiglio, un incoraggiamento, un abbraccio, ma dimentichiamo troppo spesso di scoprire chi sono.

MILANO - Nasciamo, veniamo cresciuti, educati, sgridati, amati e guidati da loro. Pensiamo che sappiano tutto e non possano mai sbagliare.
Li amiamo, li odiamo e poi torniamo ad amarli. Li critichiamo e li difendiamo, ci litighiamo e poi ci riappacifichiamo, andiamo da loro per un consiglio, un incoraggiamento, un abbraccio, ma dimentichiamo troppo spesso di scoprire chi sono.
I nostri genitori svolgono uno dei mestieri più difficili al mondo e nessuno insegna loro come farlo, le uniche guide sono la natura, l'istinto e il bagaglio di informazioni che viene dal passato.
La vita spesso ci porta a dare molte cose per scontate, soprattutto quando siamo giovani e dobbiamo ancora scoprire tanti aspetti della vita.
Il ruolo dei genitori è spesso dato per scontato dai figli, che nel crescere sono concentrati sulla propria realtà e trascurano a volte i sacrifici e l'impegno che i genitori donano giornalmente per il bene della famiglia.
Purtroppo capita di scoprire un po' tardi il valore prezioso dell'avere accanto i propri genitori, e capita anche di lasciare attriti o questioni irrisolte e silenzi rovinare un rapporto sacro come quello tra genitori e figli.
I genitori sbagliano e quando lo capiamo ci crolla il mondo addosso, perché li pensavamo infallibili. I genitori piangono e quando lo scopriamo, restiamo stupiti, perché li credevamo forti. I genitori muoiono e ne restiamo sconvolti, perché li credevamo eterni.
Il tempo che ci è dato con loro è prezioso e troppo spesso viene sprecato.
Trovare la strada per incontrare davvero i propri genitori, conoscerli e amarli per come sono è la strada verso la pace interiore, la completezza e la serenità.

E' difficile riassumere in pochi punti i passi che si percorrono su questa strada, ma almeno si può iniziare da alcuni passaggi e poi trovare un percorso personale e specifico da intraprendere.
  • I miei genitori chi sono? Iniziamo da una domanda che può sembrare stupida e banale. "Chi sono i miei genitori? Come si chiamano?" Partiamo da qui. Trovate informazioni sul significato del nome dei vostri genitori, racchiude indizi e probabilmente elementi nuovi su chi sono al di la di come li conosciamo nella quotidianità.
  • Sanno davvero tutto? Ovviamente no ed è importante prenderne coscienza. I genitori sbagliano e spesso anche, ma fanno del loro meglio con ciò che hanno a disposizione. Se hanno commesso degli errori gravi che vi hanno ferito, non chiudetevi e non lasciate i cattivi sentimenti divorare voi e il vostro rapporto con loro. Usate la medicina migliore al mondo: il perdono. Perdonare non significa giustificare gli errori ne condonarli. Non significa neanche riaprirsi completamente e istantaneamente all'altro, ne perdere il controllo della situazione.
    Perdonare è un dono che facciamo a noi stessi per permettere al nostro cuore di fermare la contrazione costante e per rilasciare la tossicità dei sentimenti negativi.
    Perdonare ha ben poco a che fare con la persona che ci ha ferito, è un atto che ci libera dal continuare ad essere feriti.
    Non perdonare ci nega la possibilità di liberarci dall'accaduto.
    Si può perdonare anche poco per volta e rispettando i nostri tempi, ricordando sempre che i genitori hanno un loro bagaglio emotivo e conoscitivo e fanno del loro meglio con ciò che conoscono.
  • Sono felici i miei genitori? Il ruolo di genitore trasforma la vita di una persona e porta un totale cambiamento di prerogative e di responsabilità.
    Ci chiediamo mai se i nostri genitori sono felici? Osserviamoli con attenzione: pensiamo che siano soddisfatti della vita che fanno?
    Cerchiamo di notare se ancora sanno sorridere e divertirsi o se per loro la vita si è trasformata in una routine di doveri e responsabilità che pesa sulle loro spalle.
    Cerchiamo di aiutarli a vedere nuove prospettive per ritrovare la loro serenità e allegria, un corso di ballo, di cucina o una gita, una serata a teatro o una cena di coppia...
    Aiutiamoli a ritrovarsi felici e a scoprirsi nuovamente. Ricordiamoci che sono persone prima ancora di essere genitori con esigenze, sogni, desideri ed emozioni.
  • Chi è lei? Chi è lui? Chiediamoci chi sono davvero i nostri genitori. Iniziamo liberandoli dal loro appellativo e chiamandoli con il loro nome.
    Mamma e papà sono due parole magiche, che racchiudono un mondo intero di sentimenti ed emozioni. Spesso però queste parole che rappresentano un ruolo relazionale diventano delle prigioni, che assorbono l'identità di una persona fino ad annullarla.
    Di conseguenza Luisa e Luigi ( utilizzo nomi casuali a puro scopo esemplificativo) smettono di essere Luisa e Luigi con tutto il loro mondo interiore e le loro mille sfaccettature e diventano mamma e papà.
    Non perdete l'occasione preziosa di scoprire chi è Luisa al di la di essere mamma, fatele domande, conoscetela, e l'amore che provate per lei come mamma non potrà che crescere.
    Chiedete a Luigi cosa sognava da giovane e com'è stato il suo primo bacio, fatevi raccontare chi è stato prima di diventare vostro padre. Ogni tanto chiamateli per nome, aiutateli a ricordarsi chi sono e a capire che riconoscete la loro identità al di la del ruolo che ricoprono in famiglia.
  • Non l'ho mai fatto e adesso? Alcuni di voi hanno già perso i genitori e nel leggere questo articolo sentiranno un po' di dolore.
    Lasciatelo fluire e non datevi colpa per non averlo fatto prima. Cercate informazioni, fotografie, diari, qualsiasi fonte di informazione, chiedete ai parenti e ricostruite la storia dei vostri genitori.
    Sarà un'esperienza ancora più toccante e la vivrete con loro nello spirito e vi unirà fortemente al di là delle barriere del visibile e invisibile.
Conoscendo meglio loro conoscerete meglio voi stessi. Imparerete a osservarli con comprensione ed empatia.
Essere genitori carica le persone di paure, responsabilità, dubbi e tanto amore.
Noi figli possiamo aiutarli a tirare un sospiro di sollievo facendo loro sapere che capiamo, che ci siamo per loro e che come in ogni aspetto della vita sbagliando insieme si impara, si cresce e si migliora.


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Monica Bianchini
(13 novembre 2012)



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