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PAURE? CONOSCERLE, PER NON SCAPPARE
Certe paure hanno lo scopo di salvaguardare la sicurezza della specie, sono paure primarie, ancestrali, che guidano con l'istinto una persona, come la paura del fuoco o di un animale feroce. Altri tipi di paure, invece, si sviluppano nel corso del tempo e sono differenti per ogni individuo, ma la reazione resta la stessa: allontanarsi e fuggire.

MILANO - Quando qualcosa ci spaventa, la reazione più istintiva e naturale è quella di scappare alla ricerca di sicurezza e protezione.
A volte questo è sufficiente a risolvere una paura , a volte è necessario trovare un'altra soluzione. Se una paura viene ignorata troppo a lungo può diventare una paura ancora più grande, in quanto repressa e nei casi più forti causare ansia, stress, fobie e attacchi di panico.
La paura è un'emozione forte legata alla percezione di un pericolo reale o immaginario, e legata alla minaccia di dolore, reale o percepita tale dall'individuo.
Certe paure hanno lo scopo di salvaguardare la sicurezza della specie, sono paure primarie, ancestrali, che guidano con l'istinto una persona nelle azioni quotidiane, ad esempio la paura del fuoco o di un animale feroce.
Altri tipi di paure, invece, si sviluppano nel corso del tempo e sono differenti per ogni individuo, ma la reazione resta la stessa, allontanarsi e fuggire.
Si potrebbe cominciare a osservare le ansie e i timori sotto un nuovo punto di vista, considerandole degli indizi che il nostro inconscio ci fornisce per comunicarci qualcosa.
Spesso dietro alle paure si nascondono disagi repressi o desideri soffocati. Ad esempio dietro a molte fobie si nasconde un problema di controllo, che una volta accettato e lasciato andare svanisce insieme ai timori e alle ansie.
Spesso si tratta anche di un passato pesante dal quale si cerca di fuggire, esattamente come si fugge dalla paura. A volte si tratta più semplicemente di un momento di vita in cui ci si sente esausti fisicamente e mentalmente.
Prendiamoci quindi un momento di solitudine e concentrazione e chiediamoci cosa ci spaventa.
Il primo passo è inquadrare che tipo di paura sentiamo. Poi chiediamoci cosa di quella paura ci spaventa effettivamente e perché.
Ad esempio se abbiamo paura dei posti affollati, chiediamoci esattamente cosa ci spaventa di quei luoghi.
Chiudendo gli occhi e respirando profondamente immaginiamo mentalmente una situazione che ci faccia trovare nella circostanza che si teme, come ad esempio una discoteca o un concerto. Anche se è solo una situazione immaginaria è utile per sentire stimoli ed emozioni simili alla realtà.
Nel momento in cui iniziamo a percepire una sensazione di paura, chiediamoci cosa esattamente ci spaventa.
Una volta inquadrata la precisa circostanza, che ad esempio in questo caso potrebbe essere la paura di non riuscire a uscire dal posto affollato quando si vuole, chiediamoci perché l'eventualità di quella circostanza ci spaventa.
Una spiegazione tra tante potrebbe essere perché si teme di restare intrappolati, oppure che si ha paura delle altre persone che ci circondano.
A questo punto l'istinto è quello di allontanarsi da questa emozione: provate, invece, qualche respiro profondo e restate concentrati chiedendo a voi stessi di accettare quella sensazione dentro di voi, indagatela più a fondo possibile, continuando a immaginare sempre maggiori dettagli e a chiedervi sempre il perché ognuno di quei dettagli vi spaventa.
Poi, concentratevi sulla natura, e osservate nella vostra mente come la natura non lotta contro gli ostacoli, un albero si piega quando c'è vento, l'acqua scorre intorno agli scogli, il sole tramonta e lascia il posto alla luna, gli animali migrano quando hanno bisogno di acque più calde o di più calore.
La natura ha un modo fluido di scorrere sempre e nonostante tutto, come se riuscisse ad accettare dentro di sé tutti gli imprevisti e i cambiamenti che fanno parte della vita.
Proviamo a fonderci con la natura e a condividere queste sensazioni di appartenenza, di calma e di fiducia.
Proviamo a fidarci di noi stessi, della natura e della vita, guardiamo in faccia la paura e osserviamola.
Smettiamo di creare resistenze e lotte interiori. Smettiamo di essere vittime e proviamo a guardare le paure scorrendo con loro per ascoltare il messaggio che hanno da darci.
Ripetete mentalmente che siete perfettamente in grado di affrontare qualunque imprevisto ed ostacolo, perché imiterete la natura, vi piegherete, scorrerete, vi adatterete e supererete qualsiasi difficoltà.
Accettate l'imprevisto, perché porta con sé una lezione e un'opportunità di crescita.
Concentratevi sul vostro cuore e immaginate un calore piacevole e confortante, che partendo dal cuore di espande in tutto il corpo. Quando avrete percepito questa calma in ogni parte del corpo fate un paio di respiri e lentamente riaprite gli occhi.
Questo è un esercizio iniziale di visualizzazione che può aiutare a individuare le proprie paure e affrontarle non lottando contro di esse e contro voi stessi, ma tuffandovi e scorrendo con il fiume in piena delle vostre emozioni.
Tenete presente che spesso le paure e i timori servono a "proteggerci" dal buttarci nelle avventure che più desideriamo vivere, da cambiamenti che vorremmo fare, allo scopo di lasciarci tranquilli e al sicuro nella nostra zona di comfort.
E' come avere un genitore interno che teme per noi e cerca di proteggerci, ma spesso nel tentativo di proteggerci ci ostruisce, ci limita, ci obbliga a ristagnare nelle abitudini, ci tarpa le ali.
Decidete di volare, di non fuggire più dalle vostre paure, perché scoprirvi, conoscervi e comprendervi è un viaggio prezioso e unico, dal quale sarebbe un vero peccato scappare.
Ricordate che le emozioni che provate fanno parte di voi e che l'amore è la più forte e potente delle cure.
Imparate ad amare ciò che temete e scoprirete di essere molto più forti e coraggiosi di quanto avreste potuto immaginare.


La foto in alto è tratta dal sito www.stayhungrybefoolish.com

Monica Bianchini
(19 aprile 2013)



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