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TERZA EDIZIONE

Festival WIA 2011: ecco il programma
Cinque città, otto discipline artistiche, quaranta eventi, decine di artisti da tutta Italia, una macchina organizzativa in funzione da mesi per offrire al pubblico un'occasione unica. Senza trascurare la dimensione umana della manifestazione, rappresentata quest'anno da due eventi in particolare: la mostra antologica dei 50 anni di carriera della pittrice LeoNilde Carabba e l'incontro con uno dei più grandi poeti contemporanei, Milo De Angelis.

Ariadineve BRESSO - Ci siamo. Dopo l'articolo apparso in gennaio sulle linee guida del Festival Women in Art, eccoci giunti alla pubblicazione del programma della manifestazione.
Una prima occhiata per rendersi conto del miracolo che l'organizzazione ha compiuto, soprattutto di questi tempi, con i tagli alla spesa pubblica che stanno mettendo in ginocchio gran parte delle Amministrazioni locali e non, penalizzando quei settori considerati improduttivi nel nostro Paese (tra questi, ovviamente, ai primi posti c'è la cultura).
Rispetto alle edizioni precedenti, il Festival appare oggi come una manifestazione completa, di alto livello qualitativo, con un'offerta articolata e una comunicazione estremamente efficace, comprovata dall'altissimo numero di visitatori dei due siti dedicati (tremila visite e più di diecimila pagine lette ogni mese da tutta Italia e anche dall'estero).
Un vero e proprio successo, che ha stupito per primi i creatori del Festival, Silvio Da Rù e Daniela Bestetti.
Li abbiamo incontrati per farci illustrare in anteprima il programma di questa III edizione.

Vorrei partire dalle ultime statistiche - i numeri che vengono dal web - chiedendovi quali sono state le ragioni, a vostro avviso, che hanno decretato un interesse così crescente e rapido, se consideriamo che la pubblicazione dei siti dedicati risale a sei mesi fa?
SD:
Il web è un amplificatore non prevedibile della realtà. Se così tante persone ci seguono a distanza, forse significa che ritengono importante la nostra iniziativa.

Come spiegate i tanti accessi dall'estero?
DB:
Crediamo che il tema della manifestazione sia universale con un'impostazione e una struttura originale e unica nel suo genere.

Parliamo di questa III edizione. Il numero degli "attori" tra istituzioni, collaboratori, artisti ed eventi va ben oltre gli intenti iniziali...
SD:
Ci siamo posti di toccare il tema del femminile da tutte le angolazioni possibili, presentando un progetto solido e coerente, che tenesse conto anche della particolarità del momento storico presente. Abbiamo incontrato difficoltà enormi, perché alcuni degli "attori" non hanno capito quello che stiamo cercando di costruire con questo festival. La mancanza di comprensione porta inevitabilmente ad ostacolare...
Ma teniamo duro e per gran parte del programma siamo riusciti nel nostro intento.

C'è qualcosa che avreste voluto e che non siete riusciti ad avere?
DB:
La danza, soprattutto, è stata penalizzata. Richiede quel minimo di condizioni di performance che non siamo riusciti a garantire e i costi degli spazi risultavano proibitivi. Ma rimedieremo il prossimo anno: ci ingegneremo, perché in fondo anche di questo si tratta.

Una delle cose che salta all'occhio, guardando il materiale promozionale, è la presenza di istituzioni appartenenti a diverse aree politiche. Come lo spiegate?
DB:
E' stata la conseguenza naturale del nostro progetto estendere il Festival a tutti i Comuni del Nord Milano. Forse perché la cultura e l'arte non dovrebbero avere fazioni, e forse perché ha più senso unire in un progetto che dividere.

Scorrendo il programma, ci sono Eventi Speciali piuttosto originali, come "L'equinozio d'autunno, porta magica" che si tiene a mezzanotte, "Imprenditoria al femminile" ospite il direttore generale di Breda Energia SpA, "La natura straordinaria" galà di ginnastica artistica in mezzo al verde, il "Caffè letterario"...
SD:
Per noi il Festival rappresenta una concreta chance di incontro e di conoscenza, la scoperta di luoghi insoliti e di realtà sconosciute quanto affascinanti. Questi aspetti del vivere umano non conoscono confini: ci piace pensare di far vivere alle persone esperienze nuove e uniche.

Rimanendo in tema di programma, è stato dato molto spazio ad eventi realizzati con prestigiose Scuole d'Arte (Fondazione Milano Cinema e Teatro), scuole comunali e associazioni culturali. Perché questa scelta?
SD:
Ci sono giunte diverse proposte per i Fuori Concorso nelle varie discipline. Molte erano estremamente interessanti, ma la scelta di dare spazio alle scuole nasce da un preciso intento di fondo: unire proposte professionali a vetrine per chi intende un giorno fare dell'arte il proprio mestiere, affinché possa sperimentare cosa significhi confrontarsi con un pubblico reale, un'organizzazione esterna e così via. Il mondo dell'Arte è un mondo spietato, e un'iniziativa realizzata in una scuola non avrà mai sull'allievo l'impatto di un'iniziativa extrascolastica, perché la scuola, in quanto tale, protegge.
E poi perché spesso ci sono lavori interessanti, che a nostro avviso meritano di essere visti.

E poi ci sono gli eventi con i grandi esponenti della cultura, accostati a personaggi meno noti...
DB:
Sì, abbiamo l'onore di ospitare Milo De Angelis, una delle voci più alte della poesia contemporanea, che, oltre ad essere il Presidente di Giuria del Concorso Italia Letteratura, ha accettato di incontrare il pubblico del festival. Così come LeoNilde Carabba, che ha scelto di celebrare i suoi 50 anni di pittura in una mostra antologica proprio nel nostro festival.
Siamo rimasti colpiti dall'umiltà di certi grandi artisti, per cui l'incontro umano viene ancora prima di ogni cosa.

Infine la serata finale: serata di premiazione dei vincitori di tutti i Concorsi da un lato, ma anche intrattenimento con molti ospiti dall'altro.
SD:
Abbiamo pensato di rendere l'istante in cui un artista viene premiato per la sua opera un momento speciale ed emozionante: un gesto da celebrare insieme per festeggiare l'ingegno, i sacrifici, i tanti anni trascorsi nel silenzio e nell'anonimato.


Scarica il programma del festival

In alto Ariadineve - foto di Silva Rotelli - tra gli ospiti della serata finale del Festival Women in Art 2011

Alessandra Monti
(02 agosto 2011)



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