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PARI OPPORTUNITA'

Donne, talento e futuro per una società diversa
L'Assessore alle Pari Opportunità di Bresso, Gabriella Ramoni, ci parla di come l'Arte può contribuire a costruire una nuova integrazione della donna nella società, aprendo a nuovi orizzonti, capaci di condurre oltre la quotidianità passiva e priva di positività

Ramoni BRESSO - "Siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo, la frase più celebre del Mahatma Gandhi, facciamo in modo che diventi il nostro motto".
Così esordisce Gabriella Ramoni, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Bresso, che ha aderito con entusiasmo al progetto del Festival Women in Art 2011, un progetto che prevede la possibilità di dare spazio, all'interno degli Eventi Speciali, ad incontri, tavole rotonde e seminari sui temi sociali più scottanti che riguardano la donna e che impediscono la libera espressione della sua natura più profonda.
Abbiamo rivolto all'Assessore alcune domande rispetto alla collaborazione tra l'istituzione che rappresenta e il Festival, e gli scenari che potrebbero aprirsi.

Ha iniziato questa intervista con una celebre frase di Gandhi, aggiungendo l'esortazione a farlo divenire il nostro motto. Può spiegarci cosa intende?
E' un motto rivolto alle giovani, in particolare alle ventenni di oggi, di ieri e dell'altro ieri, alle quali diciamo: l'importanza è avere fiducia nelle proprie forze e di non perdere mai la motivazione e la voglia di lottare.
Neanche se il futuro appare incerto, gli ostacoli tanti e la sfida improba. I miti femminili che passano nei mass media di magrezza, eterna giovinezza e bellezza sono futili.
Nello spazio che il Festival darà alla nostra causa, vogliamo celebrare i talenti e l'impegno a migliorare, valori che non hanno cittadinanza o ce l'hanno di serie B rispetto a quelli che dominano la dimensione in cui le giovani crescono e a cui le meno giovani si adeguano.
In tal senso ci impegniamo a fare nostri modelli di donne nelle quali è sano riconoscersi. Dobbiamo pensare insieme a strategie possibili, azioni comuni, iniziative concrete volte a far crescere cultura e consapevolezza.
"Insieme per non subire" è il percorso e lo slogan da cui siamo partiti a novembre 2010 in vista di un 8 marzo che non è solo una data ma un programma denso di appuntamenti, che valorizzano la cultura della differenza di genere e che abbracciano molteplici tematiche.

In che cosa consiste in particolare questo percorso?
Si tratta di un programma con iniziative culturali, convegni, spettacoli teatrali, musica, danza, in cui si può avvertire la partecipazione attiva delle associazioni operanti sul nostro territorio.

Un programma che pur essendo rivolto alle donne, sembra però allargarsi alla diversità in generale, rivolgendosi a chi per svariati motivi sembra non avere diritto di cittadinanza nella nostra società, come ad esempio i giovani.
Parliamo infatti di giovani, studenti, stranieri. Tutti hanno bisogno di sentirsi vivi e partecipi, protagonisti della realtà in cui vivono, dove sono fatti salvi i diritti fondamentali e dove ciascuno può dare il meglio di sé perché coinvolto, integrato, esortato, considerato.

Quali sono i passi più significativi che sono stati compiuti nel territorio del Nord Milano, e in particolare a Bresso, rispetto alle Pari Opportunità?
Sicuramente l'apertura dello Sportello Donna. E poi la considerazione del tempo delle famiglie, in particolare delle donne: Pedibus e Gelsomina, per venire incontro ai bisogni legati al tempo e alla necessità di autonomia.

Il Festival Women in Art ha deciso di dedicare uno spazio apposito nel suo programma per la "questione donna" nella società, e in particolare nel territorio del Nord Milano. Ci può anticipare qualcosa? Che eventi caratterizzeranno questa sinergia?
Le iniziative sono in cantiere. Ad esempio la continuazione del seminario fatto a novembre 2010 "Insieme per non subire", che ha affrontato mobbing, stalking, bossing.
La manipolazione in famiglia, a scuola, nel lavoro e nell'ambiente verrà affrontata con esperti dei vari ambiti cui seguiranno approfondimenti di studio.

Secondo lei in che modo l'arte può contribuire a comunicare al cittadino l'importanza di conoscere questi temi?
L'Arte nelle sue diverse forme espressive sicuramente apre a nuovi orizzonti, magari latenti, e crea la dimensione necessaria per superare il quotidiano grigio, passivo e privo di positività.


In alto Gabriella Ramoni - Assessore alle Pari Opportunità di Bresso
(foto Massimo Cova)


Alessandra Monti
(07 marzo 2011)



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